lunedì 24 marzo 2008

Oggi si puo' ancora piangere di felicita'......

Si, si puo’ ancora piangere di felicita’, se sei investito dal miracolo della vita.

Un essere minuto ed indifeso, che dopo averti fatto disperare, soffrire e stare in pensiero per nove mesi ti si presenta davanti con un pianto disperato che non sai come possa uscire da una cassa toratica cosi’ piccola. In pochi minuti sei padre, una responsabilita’ troppo grossa anche se ormai non sei piu’ un ragazzino.
Ma la felicita’ ti “invade” e allora fanculo tutti i cattivi pensieri, fanculo i soldi, fanculo il lavoro, fanculo tutto.

Finalmente capisci cos’e’ la vita, quant’e’ preziosa, e come tutto cio’ che ti circonda abbia ai tuoi occhi un altro significato. Ora vivi solo per tuo figlio, per quell’essere totalmente dipendente da te, per quell’esserino per cui tu rappresenti l’unico appiglio al di fuori della pancia della mamma che l’ha protetto, coccolato e nutrito durante la gravidanza.

Si, ho pianto di felicita’, ho pianto tanto, un pianto liberatorio, lacrime a caduta libera come se piovesse. Io, 100 chili di sana ciccia marchigiana messo “in crisi” da un pupattolo da nemmeno 4. E’ il miracolo della vita, non puoi resistergli.

Qui sotto troverete una fotina di Filippo, nostro figlio. Mia moglie pensera' che sono matto a scrivere queste righe mentre lei sta riposando in ospedale e mio figlio non ha ancora deciso se e’ il caso di dormire o farsi un’altra poppata. Magari si incazzera’ perche’ invece di guardare mio figlio sto scrivendo davanti al monitor di un portatile. Ma non mi frega. Sono felice. E lo voglio urlare al mondo intero.

Vorrei cogliere l’occasione di queste quattro righe lasciate “volare” nella rete per ringraziare un po’ di persone……
Il primo e’ il buon Dio. Perche’ ci protegge e ci aiuta, senza chiedere nulla in cambio, anzi, spesso ce ne ricordiamo solo quando le cose vanno male…..
La seconda e’ madre natura. Perche’ e’ semplicemente perfetta.


Poi mia moglie, per la condivisione di queste scelte di vita. Per come ha sofferto, per come ha sorriso, per come ha accolto nostro figlio.
Le terze sono i nostri genitori. Perche’ sono come sono. Anche loro perfetti
E poi i nostri amici. I piu’ vicini, quelli dell’infanzia, e tutti quelli che abbiamo conosciuto in moto, con i quali abbiamo diviso strade, panorami, colori e un’amicizia nuova, diversa, ma sincera e profonda.
Per non parlare degli amici del circolo fotografico, senza i quali, probabilmente, non avrei nemmeno creato questo blog.
Infine, un sincero ringraziamento a tutti i dipendenti dell’ospedale SS Benvenuto e Rocco di Osimo, del reparto di Ostetricia e Ginecologia, per la loro professionalita’, correttezza, gentilezza disponibilita' e cortesia.
Per far sapere a tutti che c’e’ anche una sanita’ che funziona. E bene.

Chiudo queste quattro righe dalla camera dell’ospedale dove sto passando la prima notte con le due persone che hanno cambiato la mia vita: mia moglie e mio figlio. Con l’augurio che anche voi possiate essere investiti dal miracolo della vita.

E’ bello piangere di felicita’.


sabato 9 febbraio 2008

Nebbia

La nebbia nasconde e rivela. Modifica profili, nasconde la luce, intristice e raggela.
Ma dona occhi nuovi a chi ne sa apprezzare la sua cupa malinconia.......










giovedì 24 gennaio 2008

Brisighella

Brisighella, antichissimo borgo medievale della Valle del Lamone,
si adagia ai piedi di tre artistici e caratteristici pinnacoli rocciosi, su cui poggiano una rocca Manfrediana e Veneziana dei secoli XIV e XVI, la Torre detta dell'Orologio del secolo XIX, costruita su precedente fortilizio del 1290, il Santuario del Monticino del secolo XVIII.
Un dedalo di antiche viuzze acciottolate, su cui predomina una eccezionale via sopraelevata e coperta, in un antico nucleo fortificato della difesa del borgo, invitano il turista ad immergersi in un mondo lontano...ormai scomparso per sempre.
All'intorno un mare di verde, sentieri rocciosi, scalinate gessose, antichi luoghi di culto, case poste in strade caratteristiche...un mondo di sogno e di favola che fa ritornare alla mente cavalieri, dame, duelli, amori, veleni, battaglie...ricordi ormai scomparsi da secoli.

(presentazione dal sito internet del Comune di Brisighella http://www.comune.brisighella.ra.it/ )

La via degli Asini
La piazza del paese
Un'osteria

martedì 22 gennaio 2008

Adieu......

A volte anche quattro mura possono rappresentare un ricordo.

Queste che in questi giorni stanno demolendo hanno rappresentato per tanti giovani giornate e serate piacevoli, amicizia, un po' di ribellione, qualche amore.....

Io sono uno di quelli che ogni tanto ci andava, si divertiva, ci ha preso qualche cotta e qualche sonora delusione, e ci ha anche conosciuto la propria moglie......

Era tanto tempo che ormai non veniva quasi utilizzata, un mix di cemento, ferro e amianto che, bonario, rivolgeva il suo sguardo verso il colle di Camerano.

Ci passavi davanti e nemmeno ci facevi caso, ormai nascosto dalle nuove costruzioni, quasi non te lo ricordavi piu'. Ora pero' che lo stanno demolendo un po' di malinconia ce l'ho.

Non so spiegarmi neanche io perche', ma vederlo trafitto dalle ruspe e dai mezzi di demolizione mi mette un po' di malumore.

Adieu, cara vecchia Odissea, grazie per averci fatto divertire, spero apprezzerai questo mio piccolo contributo al tuo ricordo.......










domenica 20 gennaio 2008

Fotografare ai concerti

Con le moderne macchine digitali e' possibile "tentare" di effettuare qualche foto anche in condizioni di luce estremamente basse e variabili come puo' capitare durante un concerto.
Le problematiche da risolvere per cercare di portare a casa qualche scatto sono diverse, ne elenco qualcuna:

-luce scarsa
-soggetti in forte movimento
-distanza dei soggetti dal punto di ripresa

Per quanto riguarda il primo problema le possibilita' di soluzione sono poche, l'unico consiglio e' di utilizzare ottiche molto luminose e a tutta apertura. Questo pero' vi crea altre problematiche, come quella di avere una ridottissima profondita' di campo. L'unica possibilita' che avete per portare a casa qualche scatto, se non avete ottiche sopraffine, e' quella di utilizzare la vostra macchina fotografica selezionando una sensibilita' iso molto alta. Cio' provochera' del "rumore" digitale che rendera' ostico il lavoro di post-produzione, ma e' l'unico modo economico per sopperire alla mancanza di luce.

Per quanto riguarda i soggetti in movimento (tipici dei concerti rock) la teoria richiederebbe l'uso di tempi corti (da 1/125 in su) per fermare il soggetto. L'unica soluzione che avete per cercare di portare a casa qualche scatto con tempi sotto il 125mo (tempi che la vostra fotocamera in condizioni di luce scarsa potrebbe richiedervi spesso) e' quella di cercare di seguire il soggetto e "anticiparne" le mosse. Dovrete cioe' tentare di scattare quando il soggetto assume una posizione abbastanza ferma o quando, in un movimento di destra-sinistra, il soggetto inverte il moto.

Per il terzo problema le soluzioni sono due. O vi presentate presto ai concerti scegliendovi un posto il piu' in prossimita' del palco :-) oppure dovete ricorrere ad ottiche con delle focali abbastanza lunghe o a dei (pratici) zoom. Utilizzare focali lunghe aumenta la possibilita' di foto mosse e si dovrebbero utilizzare tempi ancora piu' veloci. La teoria dice che, per non avere foto mosse, non si dovrebbe scendere sotto 1/la focale utilizzata. Tenete conto che nelle moderne reflex non full frame la focale utilizzata non e' quella nominale, ma il prodotto tra la focale nominale e il fattore di crop della fotocamera che utilizzate. Lo stabilizzatore (in macchina o sull'obiettivo) vi permette di scattare con tempi piu' lunghi rispetto a quelli teorici, ma non dimenticate che con tempi lunghi avete sempre la possibilita' che sia il soggetto a muoversi e quindi la foto potrebbe risultare comunque mossa.

Come ho affrontato il problema.
Nelle foto che seguono ho utilizzato queste regolazioni di massima: sensibilita' 1600 iso, modalita' di scatto a priorita' di diaframma (o di tempi se la band e' particolarmente "indiavolata":-)) diaframma aperto il piu' possibile (questo dipende dalla vostra ottica) oppure tempo di scatto piu' "rapido" che mi permetta pero' di non ottenere foto sottoesposte. Da non dimenticare il bilanciamento del bianco su luci al tungsteno. Chiaramente no flash.
Provando con questa configurazione otterrete (stranamente) foto spesso sovraesposte.
Questo e' dovuto al fatto che l'esposimetro viene ingannato dalle ampie zone buie, restituendo un valore che non e' corretto rispetto alla situazione di ripresa. Infatti non e' vero che durante i concerti la luce non ci sia. E' che e' talmente "ristretta" e spesso concentrata sul soggetto che l'esposimetro della macchina non riesce a "leggerla" correttamente. Dovrete allora provvedere alla correzione manuale dell'esposizione, impostandola con un valore di -1 o anche -2 stop. Questa purtroppo e' una regolazione molto empirica che dovrete trovare "sul posto" regolandovi da come rivedrete la foto sul display della vostra fotocamera. Ora potete scattare. Non avrete sicuramente il 100% di foto buone, ne scarterete sicuramente una buona percentuale, ma riuscirete a portare a casa qualcosa anche con delle ottiche "da battaglia".
Per la cronaca le foto che seguono sono state realizzate con una reflex digitale Canon EOS 350 D e un'ottica 28-80 3,5-5,6 (zoom standard di plastica a corredo di una reflex a pellicola EOS 3000 N) che rappresentavano, all'epoca degli scatti, la mia migliore dotazione da fotoamatore povero e alle prime armi. :-)


Concerto Negramaro Recanati 25/07/2007

Concerto Luca Carboni Barfly (Ancona) 24/02/2007

lunedì 14 gennaio 2008

Hellas

Tempio votivo


Testo sacro all'interno di un Santuario delle meteore
Monastero di San Cosmas

Museo di Antica Olimpia

sabato 5 gennaio 2008

Sessione fotografica con modella

Una piacevole mezza giornata di workshop con la modella Giorgia Vignetta e il fotografo Dario Broch Ciaros http://www.nital.it/corso-foto-glamour/
Un caloroso grazie a Foto De Angelis http://www.fotodeangelis.it/ per l'organizzazione del workshop a titolo assolutamente gratuito.

Ecco alcuni scatti